Inaugurazione alla presenza del Ministro Schillaci, del Senatore Zaffini e della Presidente Proietti
La Radioterapia oncologica di Perugia si dota dell’acceleratore lineare Radixact (sistema di tomoterapia elicoidale tra i cinque in Italia) una tecnologia di ultima generazione che rappresenta un importante passo avanti nella cura dei pazienti oncologici. Il finanziamento statale ammonta a 7.203.850,00 euro mentre 379.150,00 euro sono fondi aziendali/regionali. Il costo del macchinario ammonta a 6.3 milioni di euro e i lavori a 352.270,40.
All'inaugurazione hanno partecipato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha finanziato con fondi speciali l'acquisto del macchinario (fondi ex art. 20 L. 67/88 quota di riserva per interventi), il senatore Francesco Zaffini, Presidente della Commissione Nazionale Salute e promotore dell'iniziativa e la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti.
Tra i presenti anche il sottosegretario al Ministero degli Interni, Emanuele Prisco, l’europarlamentare Marco Squarta, l’assessore comunale, Francesco Zuccherini, delegato dalla Sindaca Ferdinandi, l’arcivescovo Ivan Maffeis, che ha benedetto il macchinario, i consiglieri regionali, i coniugi Chianelli, che da molti anni sollecitano le istituzioni per l’acquisto dell’acceleratore lineare, e i professionisti sanitari.
“Ringrazio il Ministro Schillaci per aver scelto di investire nel nostro ospedale - ha sottolineato Antonio D’Urso, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – un macchinario di importanza straordinaria perché ci permette di curare pazienti affetti da patologie oncologiche mirando meglio il tumore rispetto alla normale radioterapia, mi piacerebbe che sia la prima di tante inaugurazioni che faremo per rinnovare il parco tecnologico di questa azienda ospedaliera. I lavori di preparazione degli spazi e di installazione dell’acceleratore sono stati completati in 89 giorni, - continua D’Urso - e i primi pazienti sono stati trattati a partire da settembre con un turno h 12 (matt e pom) che permette di trattare 25 pazienti al giorno. Sono già stati trattati oltre 100 pazienti. La formazione dei sanitari e i test dosimetrici si sono svolti in Svizzera e in loco durante i mesi estivi. Un lavoro di squadra tecnico – amministrativo importante e per questo ringrazio l'Ing. Luca Gusella e i suoi collaboratori, per aver progettato e diretto i lavori e per averli conclusi in così breve tempo”.
“Radixact è un sistema innovativo che integra in un'unica apparecchiatura una macchina per la terapia radiante, un sistema di Tomografia Computerizzata (TC) e un controllo in tempo reale dei movimenti degli organi – ha spiegato la prof.ssa Cyntia Aristei, direttrice di Radioterapia oncologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia - , questa combinazione tecnologica permette di individuare tumori anche molto piccoli e di seguirne lo spostamento dovuto a movimenti fisiologici quali respirazione o peristalsi. Grazie a queste caratteristiche, è possibile somministrare dosi elevate di radiazioni in modo estremamente preciso, anche su più sedi contemporaneamente, distruggendo le cellule tumorali e preservando i tessuti sani attraverso la radioterapia ablativa. Il trattamento è particolarmente indicato per piccole metastasi e tumori primitivi come quelli di polmone e prostata. La tecnologia Radixact si rivela particolarmente efficace nel trattamento di: tumori del polmone in stadio avanzato non operabili, neoplasie del distretto testa-collo, tumori pediatrici, dove la capacità di risparmiare i tessuti sani è fondamentale per ridurre la tossicità e preservare la qualità di vita dei giovani pazienti – continua Aristei - .Un ambito di particolare eccellenza riguarda le neoplasie ematologiche: la Radioterapia Oncologica di Perugia è tra i pochi centri ad aver sviluppato la tecnica TMLI (Total Marrow, Lymphoid Irradiation) per la preparazione di pazienti che verranno sottoposti a trapianto di midollo osseo. La TMLI consente di irradiare in modo mirato ossa e linfonodi, riducendo significativamente la tossicità per i tessuti sani. Questa innovazione ha reso possibile effettuare trapianti di midollo osseo anche in pazienti oltre i 70 anni e aumentare le dosi in pazienti non in remissione, riducendo così il rischio di recidiva”.
La prof.ssa Aristei, dopo aver sipiegato l'uso multidisciplinare dell'acceleratore lineare ha ringraziato i colleghi specialisti che lavorano in team con la Redioterapia: la prof.ssa Maria Paola Martelli, direttrice di Ematologia, il dottor Francesco Arcioni, direttore f.f. di Oncoematologia pediatrica, il prof. Mario Mandalà, direttore di Oncologia e il dott. Mauro Marchesi, direttore del Dipartimento Oncologico dell'ospedale.
A promuovere la richiesta presso il Ministro Schillaci, è stato il Presidente della Commissione Salute del Senato, on. Franco Zaffini, che per mesi ha lavorato per l’assegnazione dei fondi speciali: “L’Azienda Ospedaliera di Perugia è un ospedale di riferimento, non solo per la Regione Umbria, - ha affermato il senatore Zaffini - ma rappresenta una eccellenza in Italia nel campo dell’ematologia che potrà ancora migliorare in termini di risposta di qualità grazie a questo macchinario. Sono orgoglioso di aver contribuito attivamente alla riuscita di questo progetto per la mia regione e per gli umbri”.
Numerosi i ringraziamenti che la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha rivolto ai professionisti sanitari, ai coniugi Chianelli e in primis al Ministro Schillaci e al senatore Zaffini che hanno reso possibile questo straordinario investimento: “Sono orgogliosa di assistere a questa inaugurazione che vede la sanità pubblica investire nell’innovazione tecnologica. Con l'arrivo dell’acceleratore, la Radioterapia di Perugia rafforza ulteriormente la sua posizione di riferimento nei percorsi di trattamento di precisione e nella ricerca clinica internazionale. I risultati raggiunti sono il frutto di un grande lavoro di squadra che coinvolge medici universitari e ospedalieri, tecnici di radiologia, infermieri, operatori socio-sanitari, fisici sanitari, figure fondamentali nel percorso di cura dei pazienti oncologici e che ringrazio personalmente per il lavoro che con dedizione svolgono quotidianamente”.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha concluso l’inaugurazione, nella sala Montalcini del Creo gremita di rappresentanti delle istituzioni regionali, comunali e personale sanitario: “Elogio la grande professionalità dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari. Sostengo che investire nelle innovazioni tecnologiche sia l’azione migliore per garantire le cure più efficaci, infatti, i progetti tecnici e la ricerca scientifica avanzata, consentono di mettere a disposizione strumenti sempre più all’avanguardia per rendere ancora più celeri le diagnosi soprattutto in campo oncologico. Con i fondi del PNRR siamo riusciti a distribuire agli ospedali italiani oltre 3.000 nuove apparecchiature di cui l’80% già in uso. E’ una grande emozione per me essere in questo ospedale per la seconda volta, una struttura che rappresenta una eccellenza nella ricerca e nella clinica, non solo in questo territorio”.